Il caso della morte di Marilyn Monroe resta aperto: uno nuova svolta.

Marilyn Monroe

Sono ormai trascorsi molti anni dalla morte della bellissima diva Marilyn Monroe, eppure le indagini non si chiudono e, ad oggi, sembra che si sia arrivati ad una svolta: sarebbe stato Bob Kennedy ad uccidere la bionda di Hollywood. Perché? Per farla tacere? Le avrebbe fatto una iniezione letale, perché sapeva troppo e c’era il rischio che parlasse. Si è sempre pensato che la biondissima si sia suicidata, perché incapace di sostenere l’incredibile stress che una diva doveva sopportare e che deve sopportare anche al giorno d’oggi. Si è trattato di un omicidio e l’arma del delitto sarebbe stata una iniezione di pentobarbital che le sarebbe stata vitale. Autori dell’omicidio Bob Kennedy e lo psichiatra che seguiva Marilyn, Ralph Greenson: nessuno avrebbe dovuto sapere della loro relazione e della relazione con John Fitzgerald Kennedy. A parlare nel dettaglio della vita e della morte di Marilyn Monroe sono Jay Margolis, reporter investigativo e Richard Buskin, scrittore affermato; sono proprio loro a riaprire il dibattito e a volerci “vedere più chiaro” ed è proprio secondo le loro teorie che Marilyn non si è suicidata, ma sarebbe stata uccisa per metterla a tacere. Secondo loro l’omicidio sarebbe stato consumato davanti ad altre persone, ovvero Jamed Hall, il soccorritore, che sarebbe giunto sul posto proprio nel momento in cui l’iniezione stava per essere fatta. Verità o ipotesi? Gli anni passano, ma le indagini e le ipotesi non cessano di esistere e speriamo che, prima o poi, salti fuori la verità e che la diva di Hollywood possa finalmente riposare in pace.